CRONOSCALATA TARVISIO - LUSSARI: UNA SFIDA SPORTIVA E PRODUTTIVA

5 Giugno 2023

Il penultimo giorno dell’edizione 2023 del famosissimo Giro d’Italia vede i ciclisti impegnati in una tappa speciale, la Tarvisio-Lussari, per una prova a cronometro in salita, unica per tipologia del percorso e per l’importanza nell’assegnazione del titolo. 

Davide Furlan Outdoor Production Director di EMG Italy dice: 

“Il Giro 2023 si è rivelato più impegnativo del previsto per tutti i partecipanti, per gli atleti che hanno dovuto fare i conti ancora con il Covid che li obbliga al ritiro (come il belga Evenepoel ndr) e per l’organizzatore RCS che ha dovuto fare i conti con questi ritiri e con le numerosissime polemiche esposte dai media per la scelta dei percorsi (troppo duri a detta di alcuni). Impegnativo anche per gli atleti infortunati per le numerose cadute, a causa dell’asfalto scivoloso dovuto alla costante pioggia e - conseguentemente – impegnativo anche per la nostra produzione televisiva che, per il meteo avverso, ha dovuto gestire i set-up giornalieri delle tappe in condizioni estreme. Va detto che l’esperienza maturata della squadra tecnica presente ha reagito a queste difficoltà in maniera impeccabile e la preparazione dell’evento dei mesi scorsi ha permesso una produzione perfetta e puntuale”.

BETTIOL Alberto (ITA/EF Education-EasyPost) Stage 20 (ITT) from Tarvisio to Monte Lussari (ITA/18.6km) of the 106th Giro d'Italia 2023 ©kramon

Specificità dell’edizione 2023

Quest’anno il Giro ha delle specificità decisamente uniche e raramente riscontrate per la produzione Tv in gare World Tour: ad esempio, ben 9 tappe che, per la loro lunghezza, superano l’autonomia del volo dell’aereo ponte. Questo ha costretto la produzione a utilizzare un secondo aereo gemello, indispensabile per mantenere la continuità della trasmissione live di tutti i radio-segnali delle 10 moto e dei 2 elicotteri.

Un’altra unicità di quest’anno è la speciale tappa del penultimo giorno del Giro, la crono-scalata Tarvisio-Lussari. Questa porzione del Giro ha richiesto uno sforzo organizzativo e produttivo davvero unico per tutti, unito ovviamente a quello sportivo degli atleti impegnati lungo l’ascesa al Santuario.

In questa tappa, tutta l’esperienza di EMG è stata messa in campo: si trattava di produrre una gara ciclistica a cronometro e in salita, la crono vive di specificità legate alla presenza di punti intermedi per il rilevamento dei tempi, in questi precisi punti si devono posizionare le fotocellule del timing e una telecamera che riprende il momento del passaggio. Questo workflow è abbastanza semplice da gestire quando il posizionamento avviene in luoghi dove sia possibile parcheggiare una unità satellitare SNG e dove vi sia disponibilità di una connessione dati internet stabile. Nella tappa di Lussari, invece, questo aspetto era decisamente più complicato, a causa di un impervio sentiero montano di 8Km largo appena 3mt., in mezzo ad un fitto bosco totalmente privo di copertura 4G, e dove si sapeva che non sarebbe stato possibile l’utilizzo di tecnologie Ka-Sat.

A questo si aggiunge l’ulteriore complessità del fatto che tutto il tv Compound di EMG per la produzione internazionale era posizionato a valle del monte Lussari a 700mt. di altitudine, mentre l’arrivo della tappa era posizionato in cima a 1700mt di quota, e tutte le tecniche sono state collegate in fibra ad una distanza di 6,5 Km.

Un set-up unico, nel bosco

“Il set-up previsto”, riprende Furlan, è stato il risultato di un mix di esperienze acquisite negli anni da numerosissime produzioni della Coppa del Mondo di sci, di Olimpiadi e Universiadi invernali. Queste situazioni estreme ci hanno permesso di pensare ad un set-up tecnico molto simile, per distanze e ambiente, e a un impianto di telecamere fisse connesse tramite l’utilizzo di fibre spente. A queste si sono aggiunte tre postazioni con SNG per i punti intermedi di rilevamento cronometrico, e nei pressi è stata generata una rete internet grazie all’installazione di alcuni ponti ripetitori sulla montagna adiacente, con una capacità di up-down di 60-70Mbit sincrona.

ULISSI Diego (ITA/UAE Emirates) Stage 20 (ITT) from Tarvisio to Monte Lussari (ITA/18.6km) of the 106th Giro d'Italia 2023 ©kramon

La rete è servita per l’invio in back-up delle immagini, per la connessione della rete timing con il server al Tv compound e, non ultimo, per generare una call su cloud di coordinamento tecnico tra regia Master e postazioni SNG remote. Le fondamentali comunicazioni per gli operatori alle telecamere e per tutti i tecnici in queste postazioni remote nel bosco, sono state garantite dell’aereo ponte che ha irradiato nella valle la frequenza del canale “Ordini Regia”, e da un doppio circuito ponte UHF installato stand alone via fibra in quota a 1700mt. L’impianto tecnico per le comunicazioni, soprattutto in queste condizioni, è un pezzo fondamentale per l’intera produzione, e anche in questa tappa il lavoro fatto dal team EMG è stato perfetto e affidabile come richiesto”.

Gli ultimi chilometri

Lungo gli ultimi 2 Km del percorso (normalmente nelle tappe del Giro si copre solo l’ultimo Km), sono state posizionate: una telecamera su Jimmi-jib a 1,7Km, una telecamera su drone per la copertura di un pezzo di bosco di 300mt non scrutabile dall’elicottero, per via della folta vegetazione, numerose telecamere, tra camere a terra e a spalla, in postazione interviste e podio con tutti i servizi audio e intercom necessari. La tappa ha avuto una copertura televisiva davvero imponente, EMG ha supportato l’evento con 29 telecamere connesse via RF, via satellite, tramite 4G e tramite fibra, 5 EVS Xt3 più due Avid a completare l’imponente impianto produttivo. 

GEE Derek (CAN/Israel - Premier Tech) Stage 20 (ITT) from Tarvisio to Monte Lussari (ITA/18.6km) of the 106th Giro d'Italia 2023 ©kramon

Questo setup ha messo a durissima prova ogni elemento della produzione con evidenti stress tecnici per il numero elevato di “elementi” connessi, in un ambiente molto difficile e con tempistiche di allestimento e test davvero strette. A questo si sono aggiunti anche evidenti stress editoriali per riuscire a raccontare una gara davvero unica nel suo genere, che è stato l’epilogo di tutto il Giro d’Italia 2023. 

Il commento “in salita”

“Tutto questo” chiude Furlan, “è stato possibile solo grazie all’esperienza maturata in molte produzioni “estreme” realizzate negli anni dai team di EMG. Ecco perché RCS ha scelto di averci a fianco come co-produttori e non solo come service tecnico delle loro importanti gare.

Durante tutto il Giro, l’unità EMG di produzione è stata la Orion 209, mentre per questa speciale tappa è stata utilizzata l’unità Nova 126. Questo cambio ha permesso di realizzare il complicato set-up durante i tre giorni antecedenti la tappa con una seconda crew dedicata. In questi giorni la Orion 209 ha continuato a coprire impeccabilmente le altre tappe del Giro lungo le strade delle Dolomiti e poi, insieme alla sua crew, è stata trasferita dalle tre cime di Lavaredo a Roma per l’ultima tappa e il gran finale con il traguardo ai Fori Imperiali, un degno epilogo e una giusta “passerella” di chiusura per un team davvero preparato e professionale che ha saputo reagire anche contro le avverse condizioni meteo di quest’anno. Il mio grazie va ad ognuno di loro per il risultato raggiunto, è stata una grande corsa, un gran bel Giro”.  

Booking e logistica

Valentina D’Alia, che coordina il Booking Department di EMG Italy dedicato al Giro e composto da Salvatore Amato e Nicolò Selvestrel, si è occupata di tutta la logistica della carovana del Giro, ossia di tutte le prenotazioni per gli hotel, quelle delle 10 auto e 8 furgoni nove posti a noleggio per gli spostamenti, i due camper uffici mobili posizionati all’arrivo, tre van per trasporto merci. In più il reparto ha coordinato i trasferimenti di personale via treno, la gestione amministrativa del personale, il tracciamento dei costi dei collaboratori, i pranzi al sacco per i motociclisti, e molto altro. 

Quattro erano i team da gestire e tre le postazioni di lavoro per tutti i 29 giorni del Giro, cioè partenza, arrivo e postazioni intermedie.

Per le circa 100 persone coinvolte (120 in alcune tappe come quella di Tarvisio), si è occupata delle prenotazioni dei veicoli di trasporto delle crew italiana ed estera, per belgi e francesi, e dei pernottamenti per un totale di 173 hotel o strutture ricettive prenotate e 1.898 camere.

“Alcune tappe", dice Valentina, “come quella di Tarvisio sono state particolarmente ostiche non solo per i corridori in salita, ma anche per noi data la scarsità delle strutture ricettive - saturate o chiuse per il fuori stagione - che ci ha obbligato a trovare sistemazioni in Slovenia”.

©2023 EMG Italy – Presspool Press Office RobertoLandini

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