RIVOLUZIONE AEREA E NUOVO ASSETTO NELLA PRODUZIONE DELLA COPPA DEL MONDO DI SCI

31 Gennaio 2024
Droni, tecnologia FPV e professionisti altamente specializzati arricchiscono la FIS Ski World Cup 2024 

Questa stagione di Coppa del Mondo di Sci, trasmessa dalla RAI in Italia e in tutto il mondo da Eurosport, è stata un tour de force per EMG Italy incaricata della produzione televisiva da Infront, detentore dei diritti. Tra dicembre, gennaio e febbraio, sono state realizzate 28 produzioni, con 11 gare contemporanee solo a dicembre, impegnando contemporaneamente 265 persone in varie località e coinvolgendo 11 mezzi mobili. 

“Questo impegno ha spinto EMG Italy,” dice Davide Furlan, Outdoor Production Director, “a modificare il Reparto di Produzione per rispondere adeguatamente alle numerose e impegnative produzioni che, per scelta aziendale, devono essere coordinate e seguite anche on site da figure preparate e formate sotto ogni aspetto. Aspetti produttivi che vanno dalle competenze tecniche di base, per metabolizzare e rispettare i capitolati tecnici, alle capacità relazionali con i clienti e infine per giungere alla capacità di “problem solving” per le esigenze che nascono durante i giorni di produzione on site. Queste scelte dimostrano una capacità di adattamento e un orientamento all'innovazione e riflettono la dinamicità e la competenza dell'intero gruppo EMG/Gravity Media. Inoltre, la stagione attuale ha testimoniato una svolta importante nel modo in cui raccontiamo e viviamo alcuni degli sport invernali più affascinanti, tra cui lo sci alpino nel contesto della Coppa del Mondo”.

A essere interessate da questa innovazione narrativa sono state quattro località: Gardena, Cortina, Val di Fassa in Italia e Val d'Isère in Francia. Al centro di questa rivoluzione narrativa della Coppa del Mondo di Sci Alpino si trova l'impiego massiccio di riprese effettuate mediante droni durante le gare “veloci”. 

Questo sta segnando un cambiamento significativo rispetto al loro utilizzo, che era limitato, in passato, solo a eventi specifici con budget “importanti” come i Campionati Mondiali o, nella produzione della Discesa Libera più iconica, quella di Kitzbühel.

In questa nuova stagione, grazie a un investimento significativo da parte di Infront, che da sempre cerca di far crescere la qualità del racconto di questi eventi, i droni hanno fatto il loro debutto in alcune delle gare più iconiche dello sci alpino italiano e francese, grazie anche alla spettacolare produzione televisiva curata tecnicamente da EMG Italy. 

La discesa libera di Val Gardena, di Val-d'Isère, la libera femminile di Cortina, hanno visto l'impiego di questa tecnologia, aprendo nuovi orizzonti nel modo in cui viviamo da spettatori l'esperienza delle competizioni sciistiche, avvicinando lo spettatore ad una visione più immersiva con un punto di vista estremamente spettacolare per la dinamica e per la vicinanza all’atleta lungo tratti di pista emozionanti.

“Tuttavia”, riprende Davide Furlan, “l'utilizzo dei droni in questo contesto non è certamente una cosa semplice e dal risultato scontato. La tecnologia di ripresa Live scelta qui, in First Person View (FPV), richiede una sincronizzazione precisa tra l'operatore della telecamera e il pilota del drone, entrambi dotati di visori simili a quelli utilizzati nella realtà virtuale. 

Questo permette loro di vedere il target con un punto di vista "soggettivo" come fossero realmente a bordo del drone, una sfida considerevole considerando che gli sciatori sfrecciano lungo le piste a velocità impressionanti, oltre i 140Km/h in alcuni tratti e il drone si mantiene ad una distanza di sicurezza stabilita in accordo con FIS (approssimativamente tra i 5-6 metri). Il piccolo drone trasmette in diretta, con qualità del frame progressivo e stabilità malgrado l’assenza di buffer. I registi Infront, con la loro conoscenza delle piste e delle loro peculiarità tecniche, decidono quale sia la copertura della parte del tracciato più spettacolare, dopo di che i tecnici provvedono a rendere possibile che le immagini del minuscolo velivolo arrivino live all’interno dell’OBVan parcheggiato al tv compound, costruendo un’infrastruttura in fibra e hubs lungo l’intera pista".

Le riprese in questo stile, che ricalcano la visione dei videogiochi in soggettiva, erano impensabili solo pochi anni fa e sono ora una realtà grazie proprio all'evoluzione nella tecnologia applicata ai droni. 
I modelli impiegati offrono, infatti, prestazioni d’altissimo livello e a bordo vantano sistemi di trasmissione radio resistenti e affidabili. Ciò garantisce una qualità delle riprese accettabile per essere abbinata a quella ottenuta con le telecamere broadcast tradizionali.

In virtù della velocità con la quale il drone segue il proprio target, le immagini seppur meno ricche di dettagli e informazioni, risultano talmente d’effetto che l’occhio e la percezione che abbiamo dell’immagine non risulta di minor qualità rispetto ad una telecamera broadcast montata a lato della pista, e quindi il risultato finale non mostra discontinuità estetiche.

Nelle mani dei registi, questa rivoluzione tecnologica, voluta da Infront che ha ingaggiato operatori e piloti già utilizzati in passato a Cortina durante i Mondiali, e supportata tecnicamente da EMG Italy, si adatta in modo particolare al contesto sciistico, con la sua spettacolarità e velocità, specialmente nelle gare di discesa libera dove gli atleti affrontano discese ripide, salti impressionanti e curve mozzafiato.

“In discipline più tecniche”, specifica Furlan, “come il Gigante e lo Slalom, dove la narrazione richiede più dettagli per rendere evidente le linee degli atleti, l'impiego del drone risulta essere più limitato al momento. In queste circostanze, l'attenzione è maggiormente focalizzata sulla prestazione atletica, le traiettorie in discesa e gli eventuali errori sulle porte”.

Il primo utilizzo massiccio dei droni parte da esperienze apprezzate già qualche anno fa a Kitzbühel, oggi stiamo vedendo un coinvolgimento più numeroso e prolungato rispetto al passato questo grazie sicuramente ai grandi cambiamenti tecnici dei velivoli che li hanno resi più piccoli, più sicuri e più performanti. Inoltre, va detto che, le Federazioni ma soprattutto produttori e registi sono sempre alla ricerca di stratagemmi visivi per far crescere l’interesse dello spettatore e in questo caso poter avere questo punto di vista unico volando a pochi metri dall’atleta, risulta sicuramente esaltante e vincente. 

In postazione intermedia

I registi, prestando attenzione anche alla sicurezza, prima del setup tecnico delle telecamere lungo il tracciato selezionano una porzione della pista dove il pubblico è adeguatamente distante. Da questo punto strategico, un settore scelto accuratamente, il drone vola lungo la pista e copre 400-500 metri di discesa circa, volando sopra gli sciatori. A Kitzbühel in questa stagione, addirittura sono stati impiegati due droni in due settori diversi.

I modelli utilizzati sono tutti di ultima generazione e di tipo FPV, che offre un'esperienza di volo immersiva. Il pilota, attraverso un visore FPV (es. Goggles V2), può vedere ciò che il drone vede, offrendo un'immagine nitida e fluida a 120 fps. 

Questa tecnologia ha compiuto passi da gigante nella miniaturizzazione del drone stesso, migliorando moltissimo la qualità del sensore e la successiva trasmissione dei dati, rendendo il drone praticamente un'estensione del sistema broadcast tradizionale. Il pilota, posizionato strategicamente sulla pista in una apposita location, utilizza l'oculare per avere una visione immersiva, come se fosse effettivamente a bordo del drone. Due operatori sono coinvolti in queste riprese speciali, uno gestisce il movimento in volo, mentre l'altro si occupa delle riprese e della telecamera. Tramite transponder e portante video HD progressivo, i dati di telemetria e le immagini giungono in RF alla postazione intermedia menzionata e da lì vengono trasmessi fino al camion regia attraverso fibra ottica.

Questa nuova frontiera ha richiesto una ulteriore significativa specializzazione del personale, che già è costituito principalmente da esperti operatori di ripresa che sanno stare sugli sci su piste preparate e ghiacciate e che hanno anche sviluppato anche una passione per il volo oltre a quella per la disciplina sportiva invernale.

Oltretutto, Infront, detentore dei diritti, e EMG Italy, braccio tecnologico della produzione, grazie all’utilizzo di questi nuovi punti di vista in volo hanno potuto notevolmente promuovere l'immagine delle iconiche località che ospitano gli eventi sciistici.

L’utilizzo dei droni non solo ha consentito di arricchire la narrazione sportiva rendendola ancora più esaltante, ma ha sottolineato la bellezza delle località montane, contribuendo così a promuovere attivamente le location a beneficio del grande lavoro fatto dai comitati organizzatori della Coppa del Mondo che vivono con le presenze del turismo sul territorio. 

Con questo impulso innovativo si è svolto tutto il calendario delle produzioni televisive. L'unità OB Truck Nova 126 è stata protagonista con 28 telecamere sulla discesa libera. Nello sci nordico, le gare di Dobbiaco e Fiemme hanno imposto un impegno tecnico straordinario per la Coppa del Mondo, con l'utilizzo di risorse aggiuntive, come due motoslitte live, una cable-cam, un drone e un elicottero per un totale di 32 telecamere. La complessità delle piste di sci alpino ha inoltre richiesto uno sforzo notevole per gli spostamenti pre gara e il montaggio delle strutture, niente sarebbe stato possibile senza l’esperienza del personale di Infront e di EMG Italy.

Il nuovo modello operativo

La struttura di Produzione di EMG Italy è stata sostanzialmente trasformata e questo fa parte del processo di trasformazione della struttura intrapreso l’anno scorso. Sono state assunte persone nuove, e la ricerca di queste professionalità continua, cercando soprattutto giovani con la voglia di imparare un mestiere che li renderà protagonisti e centrali nelle dinamiche di produzione televisiva.

Davide Furlan conclude: “Ci siamo allineati col modello europeo del Gruppo EMG/Gravity Media: i producer sono decisamente aumentati numericamente perché su ogni gara si è resa indispensabile la presenza di un produttore EMG Italy. Per precisa volontà aziendale è stato organizzato un controllo costante e puntuale su ogni singola produzione, in tutti gli steps dei vari progetti è stato preteso che ci fosse una supervisione delle voci che compongono la lavorazione, anche in loco ovviamente, per cui le figure di Produzione sono diventate il primo anello della catena, o quanto meno quello a cui gli altri fanno riferimento per avere dettagli e ovviamente risultati. 

Queste nuove figure di produzione, evolute e specializzate per lo sport, garantiscono che sugli eventi top level sia rispettata l’anima stessa dell’evento e della commessa sulla base delle richieste del cliente e ovviamente il rispetto del budget assegnato. Solo così possiamo garantire il meglio su ogni voce del progetto, sia dal lato tecnico, sia lato organizzativo che produttivo. Questo risponde a un profilo organizzativo più internazionale che ricalca il modello del gruppo e che da quest’anno abbiamo iniziato ad adottare anche nello sci che ha in sè molte specificità legate alle variabili di uno sport che si svolge in condizioni estreme in un periodo concentrato in tre mesi dell’anno”.

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© 2024 EMG Italy – Presspool PressOffice RobertoLandini 

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