SULLA SCIA DEL GIRO D'ITALIA 2024: LA CORSA PIU' DURA NEL PAESE PIU' BELLO

26 Maggio 2024
Dietro le quinte della produzione televisiva di EMG Italy
Courtesy of Marco Alpozzi | LaPress

Il Giro d'Italia, “la corsa più dura del mondo, nel paese più bello del mondo”, è parte del Grand Tour del ciclismo, insieme al Tour de France e alla Vuelta a España e, come la gara, anche l’operazione che porta ogni anno il Giro d'Italia nelle case degli spettatori televisivi di tutto il mondo è assai complessa e imponente.  Tutta la macchina tecnica fatta di persone e mezzi che serve a produrre il segnale internazionale per la trasmissione del Giro, che si estende per 3.404,8 km attraverso l'Italia in 21 tappe, è messa in campo da EMG/Gravity Media ed è iniziata il 4 maggio per concludersi il 26 maggio a Roma. 

La produzione TV

RCS Sport, organizzatore dell’evento, ha affidato per il terzo anno l’intera produzione tv a EMG Italy. Oltre al segnale internazionale in diretta della corsa, al segnale CLEAN per il broadcaster nazionale (Rai) e al segnale Clean Clean per la distribuzione di Eurosport, sono stati prodotti anche gli highlights giornalieri e il News feed, un magazine settimanale e i contenuti per i social media in streaming e distribuiti 60 segnali ISO video e audio embedded.

Le sfide affrontate dalla produzione sono numerose, a partire dalla gestione di una troupe ingente di oltre 120 persone che viaggiano quotidianamente da una tappa all’altra, e allo spostamento del tv compound, fatto di mezzi regia e mezzi a supporto della grafica e della connettività. Infatti, uno degli aspetti più impegnativi è mantenere la trasmissione del segnale lungo tutto il percorso di gara, impegnando 10 motociclette e 2 elicotteri, un sistema di ripetitori aerei a 6500 metri per ricevere e ritrasmettere i segnali audio e video a punti di ricezione/distribuzione segnali intermedi e ai satelliti. Altre difficoltà riguardano la posa e la protezione dei cavi nei centri storici - circa 45 km di cavi in fibra e rame che devono essere protetti e recuperati al termine di ogni tappa – stesi dalle regie alle telecamere poste alle partenze e agli arrivi.

Il packaging grafico, che è stato fornito interamente dal reparto grafico specializzato di EMG Italy, Boost Graphics, ha coinvolto anche i dati statistici in tempo reale sulla gara con informazioni cronometriche precise per determinare la posizione in classifica dei corridori.

Altri dettagli tecnici

  • Oltre 15 veicoli mobili regia utilizzati, tra la produzione host e i detentori dei diritti.
  • Alcune telecamere hanno incluso opzioni ad alta frequenza di fotogrammi (HFR).
  • Quest’anno i droni sono stati utilizzati in modo più esteso nelle tappe di montagna per catturare immagini uniche.
  • Un team dedicato si è occupato da remoto di pre-produzione, logistica, e spostamento quotidiano di tutta la crew.

Ogni anno, considerata la grande popolarità della Corsa Rosa in Italia e nel mondo, la produzione viene perfezionata, anche dal punto di vista tecnico, per offrire agli spettatori e ai fan un'esperienza sempre più ricca di contenuti. 

In questa edizione, tra le novità più evidenti, anche l'utilizzo di una grafica con pixel tracking, un sistema che sfrutta la tecnologia di tracciamento dati GPS e l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, già impiegata con successo in altre gare internazionali di ciclismo, ma per la prima volta nel nostro paese. Questo sistema permette di seguire in tempo reale i ciclisti in gara e di visualizzare informazioni utili come la loro posizione in classifica, il tempo trascorso e la distanza dal traguardo, oltre che seguire ciascuno di loro visivamente sul tracciato durante le riprese aeree per offrire agli spettatori una visione ancora più completa e coinvolgente della corsa.

Una macchina complessa

Dietro le immagini spettacolari del Giro che ci godiamo comodamente sul divano di casa, c'è un'intera macchina organizzativa incredibilmente complessa il cui cuore è il tv compound in cui si riuniscono circa 15 mezzi regia dedicati all’host broadcaster feed della corsa e altrettanti delle emittenti televisive che vogliono integrare le immagini internazionali con le proprie riprese. Qui la RAI che gioca un ruolo importante, infatti è l'unica emittente ad avere anche un vero e proprio studio televisivo mobile sul posto, completato da ben cinque telecamere e quattro motociclette fornite da EMG, con a bordo altrettanti giornalisti per i collegamenti live dalla corsa. Eurosport, invece, ha una telecamera all’arrivo con un reporter per le interviste e un giornalista a bordo di una moto che lungo il percorso commenta live, coordinato dalla Centrale video di Parigi.

Il gruppo EMG/Gravity Media, che porta il Giro d'Italia nelle case degli appassionati di ciclismo di tutto il mondo, ha così suddiviso i ruoli all’interno delle country del gruppo: 

EMG Italy:

  • Gestisce l'intera produzione e tutta la logistica, e fornisce i mezzi mobili principali di regia OB, ed è l’Executive Production del ciclismo.
  • È responsabile della regia televisiva, garantendo una copertura impeccabile di ogni tappa.
  • Coordina e ha i rapporti con il MIMIT per le concessioni delle radio frequenze.
  • Coordina ed esegue il booking satellitare per tutte le trasmissioni di contribuzione.

EMG Connectivity:

  • Coordina durante le tappe le attività delle immagini in movimento e fornisce personale e tecnica necessaria.
  • Assicura la trasmissione wireless delle immagini e dei dati dalla corsa all’OBVan dell’HB

EMG Belgium e EMG France:

  • Coordinano le operazioni degli elicotteri e degli aerei durante le tappe.
  • Garantiscono la sicurezza e la perfetta integrazione delle riprese effettuate dalle moto.

EMG Netherlands:

  • Gestisce la trasmissione satellitare.
  • Distribuisce il segnale video del Giro d'Italia alle emittenti televisive di tutto il mondo.

Boost Graphics:

  • Ha sviluppato il pacchetto grafico della corsa e fornisce il servizio di timing e data processing.
  • Arricchisce in tempo reale la produzione televisiva con elementi visivi informativi e coinvolgenti.

Aerial Camera Systems (ACS)

  • Fornisce le camere giroscopiche posizionate sugli elicotteri per la copertura dell’azione dall’alto 

Lunghe dirette quotidiane

La durata complessiva della diretta, che varia in lunghezza a seconda della tappa e delle condizioni meteorologiche, ha una media di sei-sette ore ogni giorno. Il feed internazionale prodotto da EMG inizia 30 minuti prima della partenza della gara e continua per 45 minuti dopo l'arrivo del vincitore di tappa, comprese le cerimonie di premiazione giornaliere della maglia.

Una sfida importante è garantire una copertura fluida per le aree non direttamente collegate via cavo o fibra. Per questo vengono utilizzati sistemi di trasmissione wireless all'avanguardia e di proprietà. A diretta conclusa EMG Italy svolge un ruolo importante anche nella produzione di highlight, sfruttando due stazioni di editing Avid connesse alla rete EVS per creare clip giornaliere e un magazine di settimanale.

Andrea Basso, Responsabile delle produzioni tv e dei diritti media sugli eventi di RCS Sport, racconta

“Quest’anno abbiamo scelto un regista e un assistente regia olandesi, Koen Van Mourik e Tjarko Stikkers, che conosciamo già bene perché con loro abbiamo già realizzato alcune edizioni del Tour degli Emirati Arabi. Sono abituati a lavorare a “4 mani”, sono molto “sincronizzati” e hanno una visione ancora più fresca e dinamica della gara. Nel loro racconto del Giro hanno utilizzato, molto di più che in passato, il nuovo pacchetto grafico realizzata da Boost Graphics.

Ad ogni edizione abbiamo sempre cercato di migliorare, quindi abbiamo costantemente lavorato su piccoli e grandi dettagli della produzione e introdotto migliorie che garantiscono un prodotto televisivo sempre di maggiore qualità. Posso anche affermare che il “core group operativo” che EMG Italy ha collocato sul progetto del Giro è molto cresciuto e oggi possiamo sicuramente vantare una capacità specifica che si è raffinata negli anni di lavoro insieme. RCS Sport ha da parte sua investito molto anche nella parte relativa al “racconto del territorio”, selezionando i punti di interesse che vengono regolarmente forniti al team degli operatori delle riprese aeree e valorizzati durante ogni tappa”.

La voce dalla regia

“È stato un lavoro molto eccitante!”, esordisce con entusiasmo il regista Koen Van Mourik. “Il Giro è sicuramente un grande spettacolo e non a caso è chiamato “la corsa più dura del mondo, nel paese più bello del mondo”. È stata una grande opportunità di lavorare di nuovo assieme a Tjarko Stikkers e al team internazionale che EMG ha messo a disposizione. Il team è davvero molto qualificato in ogni segmento della produzione che è multilingua, a cavallo tra inglese, francese, olandese e … qualche parola di italiano.

Nel complesso, l’evento è stato molto ben preparato fin dall’inizio della stagione e, poi, in ogni tappa è stato utilizzato un camera plan che abbiamo confermato ogni giorno in loco prima dello start. Ovviamente, ci sono sempre dei piccoli aspetti operativi che non riusciamo a prevedere prima di ogni tappa e siamo obbligati ad applicare cambiamenti all’ultimo minuto. Per esempio, spesso non siamo sicuri di avere a disposizione lo spazio che vorremmo per il posizionamento delle telecamere e talora dobbiamo mediare e adattarci alle condizioni effettive, risolvendo con piccole modifiche rispetto il piano originale. In generale facciamo sempre un grande meeting di preproduzione in cui spieghiamo agli operatori quello che vogliamo ottenere e ci aspettiamo da loro. Poi discutiamo dei piccoli aggiustamenti quotidiani sul racconto e sottolineiamo il focus che vogliamo narrare prima di ogni tappa e in quella specifica giornata”.

La tecnologia coinvolta

“Dal punto di vista della tecnologia messa in campo”, riprende Koen Van Mourik, “abbiamo esteso l’impiego dei droni sulla scia quello che succede anche in altre gare ciclistiche in cui le riprese dall’alto consentono sicuramente una spettacolarità superiore, specialmente in alcuni segmenti di tappe più difficili da seguire”.

L’impiego del drone era già stato inaugurato da EMG Italy nella precedente edizione durante la tappa Tarvisio Lussari, ma col 2024 ne è stato decisamente ampliato l’impiego per l’eccellente prospettiva che permette, ad esempio nelle tappe di montagna.

Koen Van Mourik conferma: “Quello che abbiamo cercato di fare è riunire diversi elementi in grado di raccontare meglio la storia e intrattenere il più possibile lo spettatore. Siamo, infatti, consci del fatto che a volte il ciclismo può risultare monotono; quindi abbiamo unito immagini spettacolari sulle bellezze dei posti, e affiancato il più possibile dati sportivi, statistiche e grafica. Inoltre, abbiamo riutilizzato un effetto particolare, una specie di ingrandimento in alcuni dettagli dell’immagine seguendo una pratica che era già utilizzata in passato. Per un certo numero di anni questo “effetto” non è stato più usato ma noi l’abbiamo riproposto con mia grande soddisfazione: per esempio nella seconda tappa c’è stata una rottura di una bici che abbiamo potuto documentare in dettaglio, riuscendo davvero ad entrare nei particolari del racconto”.

Libertà di narrazione

Il ciclismo è decisamente uno sport in cui davvero è possibile integrare molti elementi “collaterali” alla narrazione della competizione stessa. Nel racconto di questo sport la figura del regista è fondamentale per determinare il passo con cui lo spettatore fruisce dello spettacolo e vive l’evento.

Questo può avvenire in misura sicuramente superiore rispetto ad altri sport, come nel calcio, dove la camera principale deve necessariamente seguire la palla. Qui esiste molta più libertà.

Koen Van Mourik annuisce: “Il mio è un bel lavoro, perché ho molta libertà espressiva: infatti, anche se la gara stessa è sicuramente e sempre il centro portante della narrativa, come regista posso continuamente scegliere e decidere cosa proporre e davvero aggiungere elementi visivi di impatto. In pratica la regia deve trovare il giusto mix di informazioni tecniche e di narrativa spettacolare.

Alla domanda a proposito di cosa potrebbe essere interessante migliorare, penso di poter rispondere che, malgrado il nuovo package di grafica che prevede anche il tracking implementato quest’anno sia stato davvero molto valido, ritengo che proprio in questa direzione potremo salire ancora di un livello e coinvolgere ancora di più i dati, nelle prossime edizioni. Inoltre, per la prima volta abbiamo fatto uso di una seconda telecamera stabilizzata, collegata in RF, alla partenza/arrivo che lavora ad alta velocità e descrive soprattutto le fasi della partenza. 

Credo che, sempre per sviluppare il livello di creatività autoriale, proprio grazie a queste telecamere potremmo aumentare, in futuro, le clip che descrivono quello che succede prima e dopo la gara e proporre più immagini riprese dalle motociclette in super slow motion. In più catturare il più possibile l’eccitazione dei fan sulle strade aggiungerebbe una dimensione in più alla bellezza della gara e allo spettacolo”.

Il commento finale del regista: “É stato molto bello lavorare con il team davvero internazionale messo in gioco da EMG Italy e RCS per questo grande evento, che ha raggruppato così tanti specialisti da così tante parti d’Europa. L’ottima organizzazione di tutto ha permesso a ciascuno di dare davvero il meglio in ogni segmento della produzione, per creare una performance ai massimi livelli”.

© 2024 EMG Italy – Presspool PressOffice RobertoLandini

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